Descrizione
Nel 1978, il libro Skyline di Franco Fontana ha contribuito ad aprire la strada alla nuova fotografia italiana con il suo radicalismo e il suo tipico approccio fotografico. Questo libro, realizzato in modo molto semplice, senza eccessive pretese grafiche, presentando una fotografia per pagina, era il culmine di un lavoro in piena maturità, liberato da tutti i tic in voga nei circoli fotografici, nella pubblicità o nel fotogiornalismo convenzionale. Skyline non elogiava nessuna città, nessuna produzione locale, era un’opera chiusa in se stessa. Partendo dalla realtà tangibile, in questo caso il paesaggio, e dalle linee di orizzonte, escludeva tutti gli elementi superflui per preservare l’essenziale, l’esaltazione delle forme e dei colori. Fontana codificava i suoi paesaggi familiari e le distese sconosciute in modo tale che i segni, lo spazio, la forma e il colore diventassero gli unici elementi dell’immagine.
Ed. Lazy Dog